Come scrivere un oggetto delle mail irresistibile

oggetto delle mail scriverlo in maniera perfetta

Effettuare una campagna pubblicitaria via Mail non è una cosa da tutti i giorni. Richiede effettivamente una combinazione efficace che riguarda il messaggio che deve comunicare all’utente, il tipo di offerta e a che clientela deve essere riservato. In effetti molti di questi fattori cambiano non solo con il tema del Business  che si ha in possesso, ma anche in base al tipo di cliente con il quale bisogna parlare. Bisogna sempre capire il tipo di tono che va impresso, dal colloquiale al professionale. Il primo essenziale passo riguarda però sempre l’oggetto delle Mail che vengono mandate.

Riuscire a catturare l’attenzione con l’oggetto delle mail

Quante volte vi sarà capitato di vedere una mail pubblicitaria con un oggetto che suona tipo “Non crederai mai a quel che ho visto!” oppure “Curioso di vedere le ultime novità?” e di non rimanere affatto convinti, cancellando il contenuto senza nemmeno leggerlo? Questo è ciò che va assolutamente evitato durante una campagna pubblicitaria via Mail, con il quale bisogna sempre regolare un’oggetto che può almeno portare ad aprire il messaggio di posta.

Vi sono chiaramente alcune cose che vanno evitate, come:

  • titoli stile clickbait, argomenti che tirano ad indovinare o misteriosi;
  • oggetti mail che spaziano eccessivamente per evitare di leggere l’anteprima del contenuto, ad esempio con una fila assurda di punti;
  • diciture secche ed austere che parlano esclusivamente dell’offerta nell’immediato.

Le basi per un oggetto delle mail invitante

Vi sono delle basi che richiedono un’analisi molto attenta per raggiungere l’obiettivo desiderato. Una mail perfetta non si fa solo aprire, ma porta l’utente sul viaggio della conversione (Visita-Registrazione-Acquisto) e a seconda di quanto è efficace il messaggio, questo può anche portare al diretto acquisto di qualsiasi cosa contenuta nell’offerta.

Un oggetto che sia di decente qualità deve perciò basarsi su tre fattori chiave:

  1. Deve rappresentare il marchio. Qualcosa che quando qualcuno legge il nome del messaggio, dice “Ah, è X!”. Deve dare un senso d’identità, e l’oggetto deve comunicare perciò la stessa atmosfera. E qui va perciò ripetuto: il messaggio giusto per il tipo di Business giusto. Fresco e vivace per i giovani, accomodante e serio per altre categorie, e così via. Ciò significa anche che è bene rimanere piuttosto consistenti, senza cambiare troppo il tipo di messaggio trasmesso. Una volta che si è capita per bene la formula con il quale si può comunicare all’utente finale, è bene sfruttare sempre la stessa base.
  2. Permette all’utente di capirne il contenuto subito. E’ permesso permettere a quest’ultimo di fantasticare un po’, ma non bisogna cadere sul misterioso. Piuttosto deve essere sfizioso ed incuriosire l’utente ad aprire il messaggio.
  3. Rappresenta un oggetto non troppo lungo, e né troppo corto. Questo per due fattori: la quantità con il quale un provider di posta elettronica può interrompere l’oggetto (sia dall’anteprima che dall’interno dell’Email) ed ovviamente come l’utente può scocciarsi subito o meno. E’ uno degli equilibri più difficili da ottenere, almeno sulla questione tecnica si può quantificare che un massimo di 55 caratteri è permesso, prima di vedere l’anteprima tagliata via dal servizio.

Se non è ancora chiaro cosa deve comunicare un oggetto delle mail, si può andare per un’altra direzione, qualcosa che ovvero deve provocare curiosità, un senso d’urgenza o che è rilevante per l’utente. Oltre questo vi è anche un certo discorso su quel che riguarda il tono del messaggio.

I diversi modi di approccio

Vi sono diversi modi per approcciare un discorso attraverso un oggetto di qualche mail. Con un concetto di curiosità, un oggetto può suonare come “Pronto per migliorare il tuo Marketing?” ma ovviamente si può (e in certi casi deve) cambiare il tono del soggetto.

Per un senso d’urgenza, bisogna fare molta attenzione. Oggetti che suonano come comandi “Urgente! Apri e leggi ora!” vengono spesso rigettati. Qualcosa che suona più come “Ultima possibilità: sconti limitati” è più accomodante.

Ovviamente se il contenuto è rilevante per l’utente (per preferenze dichiarate, posizione geografica o acquisti passati) allora l’oggetto può avere un potere più indicato per l’utente. Un messaggio che comporta alcuni contenuti mirati anche alla tipologia di utente nemmeno fa male, iniziando con un contenuto sterile ma interessante se si tratta d’una comunicazione B2B (Business To Business) ed un contenuto più sfizioso, accattivante e coinvolgente se si tratta di trattare un utente B2C (Business To Customer/Client).

Questi sono solo alcuni esempi, ma mette in evidenza come è davvero importante dedicare un oggetto veramente interessante per quel che riguarda i contenuti e le offerte che vorrai proporre all’utente finale.